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TOWARD 2030: 17 obiettivi di sviluppo sostenibile per il pianeta

Nel 2015, i 193 governi dei Paesi appartenenti alle Nazioni Unite (ONU) hanno deciso di sottoscrivere l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Questa agenda storica delinea 17 obiettivi di sviluppo sostenibile per il pianeta e l’umanità, da completare entro il 2030. 

L’agenda si rivolge a più aree di azione, come povertà e servizi igienico-sanitari e prevede di costruire economie locali affrontando i bisogni sociali delle persone. Si tratta di temi che riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui senza distinzioni, e rappresentano gli step basilari e imprescindibili nel cammino verso una società più equa e sostenibile.

In breve, i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile sono:

 

Oltre all’impegno delle nazioni, anche le imprese private sono scese in prima linea per garantire il raggiungimento degli obiettivi nei tempi stabiliti. È infatti ormai assodato che senza una cooperazione collettiva da parte di tutti, singoli compresi, non sarà possibile avvicinarsi al traguardo.

Ad oggi il peso complessivo delle nostre abitazioni, delle nostre città, degli elettrodomestici, delle automobili, delle autostrade, degli aeroporti, degli ipermercati, delle fabbriche e dei rifiuti spaziali, è maggiore del peso della biomassa, cioè di tutti gli animali, piante, insetti e microrganismi del mondo. Vuol dire, insomma, che in questo momento ci sono più oggetti prodotti dalla mano dell’uomo che elementi prodotti dalla natura. Le città pesano più delle foreste e la plastica pesa il doppio degli animali terrestri e marini che popolano il pianeta. 

Sebbene siano stati compiuti alcuni progressi, i rappresentanti che hanno partecipato alle riunioni sullo sviluppo sostenibile hanno affermato che gli obiettivi di sviluppo sostenibile non vengono raggiunti alla velocità o con lo slancio appropriato necessari per rispettare la scadenza del 2030. 

Per quanto riguarda alcune misure di povertà, sono stati apportati solo lievi miglioramenti: il rapporto sullo stato di avanzamento del 2018 afferma che il 9,2% dei lavoratori mondiali che vivono con i membri della famiglia ha guadagnato meno di $1,90 a persona al giorno nel 2017, rappresentando un miglioramento inferiore all’1% rispetto al 2015. Un altro problema è il recente aumento della fame nel mondo. I tassi erano in costante calo, ma il rapporto del 2018 ha affermato che oltre 800 milioni di persone erano denutrite in tutto il mondo nel 2016, rispetto ai 777 milioni di persone nel 2015.

Un’altra area degli obiettivi di sviluppo sostenibile che manca di progressi è l’uguaglianza di genere. Diverse testate giornalistiche hanno recentemente riferito che nessun paese è sulla buona strada per raggiungere l’uguaglianza di genere entro il 2030. Su una scala da zero a 100, dove un punteggio di 100 significa che l’uguaglianza è stata raggiunta, la Danimarca è stato il paese con le migliori prestazioni su 129 paesi con un punteggio leggermente inferiore a 90. 

 

TOWARD 2030, WHAT ARE YOU DOING?”

“Toward 2030, What are you doing” è il titolo del progetto con cui Torino si fa portavoce della street art e dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Una domanda provocatoria che obbliga alla riflessione chiedendo allo spettatore che cosa sta facendo per il futuro della propria città, delle generazioni future e del globo.

Negli ultimi anni, artisti nazionali ed internazionali hanno realizzando murales giganti che interagiscono con la cittadinanza, lanciando spunti di riflessione, messaggi positivi e di buone pratiche che ognuno di noi può mettere in pratica nel quotidiano.

Un bellissimo progetto che ha persino aggiunto un record a Torino, che diventa una delle città con più opere di street art al mondo.

Quando vi muovete per la città ricordate di alzare lo sguardo e di ammirare queste 17 opere che, dal centro alla periferia, fanno da promemoria alla sfida per il futuro. 

Questa campagna unisce due aspetti fondamentali: la vocazione ambientalista della Città e l’attenzione alla cultura intesa come motore di rigenerazione urbana, come mezzo di sensibilizzazione che invoglia tutti a diventare protagonisti attivi di una rivoluzione positiva e urgente.

Perché oltre agli sforzi globali, ci sono modi in cui ognuno di noi può contribuire al progresso: utilizzare la bicicletta o i mezzi pubblici; scegliere prodotti senza imballaggi; pulire casa in modo ecologico; ridurre la plastica; non sprecare acqua; imparare a suddividere i rifiuti con un’attenta raccolta differenziata; adottare una dieta più sana che rispetti i cicli stagionali ecc…

Vi rilanciamo allora la domanda: voi che cosa state facendo per contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile? Quali sono le buone pratiche che adottate quotidianamente? Quali sono invece le difficoltà che incontrate? Cosa pensate possa aiutare i singoli a migliorare le proprie abitudini? 

 

Fonti: 

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